I rischi della rete: cervello acceso e web reputation

Cresce la sensibilità alla vita digitale e diventa attualissimo il filosofo giornalista Bruno Mastroianni che, assieme a Vera Gheno e con il loro libro Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello, è diventato protagonista di una delle tracce della prova di italiano della maturità 2022. Il tema proposto è quello dell’iperconnessione e dell’interconnessione, di come, nella scelta tra condividere tutto sui social e non condividere niente, sa ormai necessario saper maneggiare certe competenze di comunicazione che un tempo erano riservate ai soli addetti ai lavori., ripensando il modo di presentare noi stessi.

Mastroianni è collaboratore di RaiPlay come social media strategist (gestisce account social di alcune trasmissioni, come Superquark e Techetechete) discute dei rischi della rete, soprattutto per quanto riguarda la web reputation, tiene corsi e conferenze riguardanti gli aspetti antropologici della comunicazione, ma anche discussioni online e sulla comunicazione in crisi. Al tema delle discussioni on line ha dedicato due libri: Litigando si impara e La disputa felice.

Avevo avuto il piacere di leggerlo qualche anno fa su suggerimento di una collega e avevo tratto un breve schema su come sia, ancora, possibile intervenire sui social nonostante un sempre più costante mood comunicativo degli utenti che si fa violento causando distorsioni nelle interpretazioni e fraintendimenti a non finire. Lo ripropongo qui:

Mastroianni in La disputa felice (Franco Cesati Editore) ci spiega che davanti a un contenuto abbiamo 3 modi in cui possiamo prendere parte a dispute e discussioni pubbliche:

  • Reagire: è una modalità che mette al centro della discussione il dissenso stesso, fino ad oscurare la questione di cui si discute. Di fatto, significa fare il “gioco” di un altro andando ad aumentare il peso dei suoi contenuti, spesso in ottica di clickbaiting (notizie fatte appositamente per raccogliere click);

  • Adeguarsi: si adegua (con i vari “sottoscrivo”, “finalmente”, “sono d’accordo”) chi non ha molto da dire, non si discute davvero della questione, si fa una sorta di dichiarazione di voto rispetto all’opinione di un altro;

  • Rielaborare: è la terza via, la più interessante e, ovviamente, la più difficile. Si tratta di andare oltre il semplice assenso/dissenso ed entrare nella conversazione per rilanciare e dire qualcosa in più. Aggiungendo spiegazioni, contestualizzazioni, dubbi, dati, punti di vista alternativi. Si tratta di una modalità più faticosa, ma collaborativa e che porta al confronto, cercando di farsi capire partendo proprio dall’idea dell’altro.

E voi, sentite l’esigenza di avere competenze digitali?

In che modo intervenite sui contenuti? Credete che questa modalità sia possibile?